Associazione RMP di Giuseppe Monari

Sistema di Riequilibrio Modulare Progressivo - Concetto KABAT

Trattamento Riabilitativo del Paziente Emiparetico Acuto - Dott. G. Monari

Distinguiamo due periodi distinti, la fase acuta e sub-acuta e quella degli esiti e la modulistica si diversifica a secondo del periodo.
Nella prima fase l’intervento terapeutico si dovrà pre-occupare di evitare che il paziente prenda atteggiamenti posturali patologici e quindi daremo massima cura al posizionamento in modo da tener allungata la muscolatura con funzione biarticolare che  solo grazie al mantenimento della sua elasticità potrà tornare a svolgere questa sua importantissima funzione. Pre-occuparsi di inserire le funzioni dei fulcri prossimali che fungono da “trait d’union” con gli arti, formando quelle che noi definiamo “Cerniera anteriore, laterale e posteriore”. Pre-occuparci di stimolare il tronco, elemento fondamentale per sostenere adeguatamente gli arti e poter raggiungere una verticalizzazione corretta e una deambulazione funzionale. Pre-occuparci di evitare l’insorgenza di dolore alla spalla dannoso per il recupero dell’arto superiore, ma anche d’intralcio alla  strutturazione della deambulazione. Tutte queste stimolazioni iniziali progrediscono nel tempo incrementeranno il livello di difficoltà (progressioni) per instradare il paziente verso un recupero corretto, equilibrato e che  ottenga il massimo recupero delle funzioni mancanti.
Il Trattamento degli Esiti di emiplegia
La prima cosa è saper distinguere davanti a quale forma di emiplegia ci troviamo. Esistono infatti varie riprese motorie con caratteristiche diverse e con prognosi diverse. Quindi occorre sottoporre il paziente a tutte le valutazioni che appartengono a questo sistema, iniziando dai passaggi posturali e dalle progressioni piramidali per poi andare nello specifico delle lunghezze muscolari e del reclutamento in biarticolarità e in monoarticolarità complessa. 

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