Descrizione del corso
Il Sistema RMP permette di proporre programmi riabilitativi sia in ambito Neurologico che Ortopedico. L’intervento riabilitativo è programmato sulla scorta di valutazioni che sono lo strumento fondamentale e necessario per fornirci indicazioni terapeutiche precise. Ogni piano di trattamento quindi, risulta non solo specifico per la patologia trattata, ma personalizzato al soggetto.
GLI SCHEMI
Questo Sistema utilizza schemi motori tridimensionali, tali da attivare la muscolatura in modo chinesiologicamente corretto, rispettando le funzioni specifiche per ogni gruppo muscolare. Questi schemi possono correlarsi tra loro utilizzando il fenomeno dell’irradiazione fisiologica che permette di ottenere un maggior reclutamento di un fulcro debole attraverso un collegamento con fulcri più forti. Inoltre la loro combinazione di diagonalità e spiralità consente di mettere ogni muscolo in uno stato di massimo stiramento e quindi di favorirne sia la sua contrazione che il suo allungamento come nessun’altra traiettoria può ottenere. (Kabat concept)
GLI ALLUNGAMENTI
Con il gruppo di studio del Dipartimento di Neurologia e Otorinolaringoiatria Sapienza - Università di Roma, agli inizi degli anni ’90 è stato intrapreso un lavoro di ricerca per stabilire in quale modo era possibile valutare la lunghezza muscolare sia singolarmente che per catene cinetiche. Questa ricerca, sulla base di studi di Neurofisiologia del “Muscolo”, della elasticità muscolare e alla considerazione del muscolo come “organo di senso e di percezione” oggi è arrivata ad una valutazione oggettiva della lunghezza muscolare.
LE VALUTAZIONI
Le valutazioni utilizzate dal Sistema RMP sono quattro:
1. La valutazione sui passaggi posturali, ci indica le condizioni del tronco sia come mobilità nello spazio, sia come reclutamento in tutte e tre le sue funzioni base.
2 La valutazione dello stato di equilibrio che si verifica modificando gradualmente il rapporto tra base d’appoggio e altezza del baricentro. Tutto ciò viene valutato in quattro posizioni nello spazio: prona, supina, laterale e verticale.
3. La valutazione della lunghezza delle catene neurocinetiche sia selettive che globali, viene effettuata oggettivamente eliminando i compensi, ciò ci permette di capire dove si trovano gli squilibri posturali e funzionali che impediscono il recupero del movimento ed il riassetto posturale.
4. La valutazione sul reclutamento che vede differenziati gli schemi sinergici da quelli biarticolari in una progressione rapportata alla gravità, ciò permettere la ricostruzione di una verticalizzazione e di un cammino corretto e funzionale.
LA MODULISTICA
L’atto terapeutico viene “confezionato su misura” poiché attraverso le valutazioni, si può stabilire quale sia l’approccio terapeutico più idoneo da applicare al soggetto. L’estrema plasticità del Sistema RMP lo rende disponibile verso tutte le patologie sia neurologiche che ortopediche.
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